80° dalla Liberazione d'Italia : Primo Targato Angelo - detto Rapido
- Anna Maria Castoldi
- 1 giorno fa
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Negli anni 40 il nostro quartiere faceva parte di Affori ed essendo un territorio prevalentemente agricolo con diverse cascine, il numero degli abitanti era decisamente esiguo e ancor meno erano i giovani maschi da destinare all’esercito, probabilmente per questo motivo il quartiere Bovisasca non ha partigiani da ricordare, ma all’epoca la famiglia di Primo Targato originari del Veneto, viveva al Tri cu d’Aj in via Bovisasca 72, nel pezzetto della cascina posta sul territorio di Novate Milanese e pertanto Angelo Primo Targato detto Rapido è stato iscritto nell’elenco dell’ANPI di Novate Milanese, ma oramai si può considerare parte della comunità della Bovisasca

Ottavio invece, era l’ultimo dei figli della famiglia Targato.
In Bovisasca Primo è conosciuto come il fratello partigiano di Ottavio, lui era molto conosciuto in quartiere, anche perché era un assiduo giocatore di carte all’oratorio San Filippo Neri.
Ottavio è venuto a mancare due anni fa.
Una targa all’ingresso del Tri cu d’Aj ricorda il partigiano Primo Angelo Targato, caduto della liberazione nel febbraio del 1945 in Friuli, nell’eccidio di Porzus e Bosco Romagno.
Era effettivo della III Divisione Osoppo Friuli – I Brigata – Reparto Comando con il nome di Rapido. Tumulato a Udine, il suo corpo in seguito venne traslato a Milano.

L'eccidio di Porzûs consistette nell'uccisione, fra il 7 e il 18 febbraio 1945, di diciassette partigiani (tra cui una donna, loro ex prigioniera) delle Brigate Osoppo, formazioni di orientamento cattolico e laico-socialista, da parte di un gruppo di partigiani – in prevalenza gappisti – appartenenti al Partito Comunista Italiano.
L'evento, considerato uno dei più tragici e controversi della Resistenza italiana, fu ed è tuttora fonte di numerose polemiche in ordine ai mandanti dell'eccidio e alle sue motivazioni.
Le vicende legate a Porzûs hanno travalicato il loro contesto locale fin dagli anni in cui si svolsero, entrando a far parte di una più ampia discussione storiografica, giornalistica e politica sulla natura e gli obiettivi immediati e prospettici del PCI in quegli anni, nonché sui suoi rapporti con i comunisti jugoslavi e con l'Unione Sovietica.
(fonte Wikipedia)

“la libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”
Piero Calamandrei
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